2°giorno: Veszprém – Balatonfüred (40 km)
In sella per la prima pedalata sul lago Balaton! Tra piccoli paesini e campagne seguite l’andare sinuoso della ciclabile che vi conduce fino a Balatonalmadi, dove è situata l’unica chiesa calvinista della regione. Abbandonate la ciclabile per proseguire poi lungo la strada romana che corre tra i vigneti. Questo territorio ha una tradizione vinicola molto antica, che risale sino ai romani. Arriverete quindi alla vostra meta, Balatonfüred, località dove il lago mantiene una temperatura sopra i 20° C da maggio a settembre. Se siete fortunati, la sera potrete partecipare ad uno dei tanti eventi organizzati dalla città, tra i quali il più famoso il “Ballo di Anna” risalente al 1825.
3°giorno: Balatonfüred – Badacsony (50 km)
Proseguite lungo le sponde del lago tra campi e acque cristalline. Non mancherà l’occasione per fermarsi in qualche spiaggia privata dove rilassarsi o dissetarsi con una poco nota ma ottima birra ungherese. Il pernottamento sarà in una struttura ai piedi del monte Badacsony, conosciuto per le formazioni geologiche chiamate “organi basaltici”, che coprono i suoi declivi. Non dimenticate che quest’area è la più antica zona vinicola del lago: non potete non assaggiare, oltre al famoso Tokaj, il locale Badacsonyi oppure, tra i rossi, l’Egro bikaver (letteralmente il “Sangue di Toro”).
4°giorno: Badacsony – Szentantalfa (30 km)
Approfittate della mattinata per visitare il centro della cittadina dove si trova la casa di Szegedy Roza, moglie e musa di Sandor Kisfaludy, poeta ungherese vissuto tra '700 e '800, e il Museo della vita passata, dove potrete scoprire come viveva la popolazione nel secolo scorso. Non lontano da Badascony potrete trovare la “Pietra di Rosa”, da dove si gode un bellissimo panorama sul lago: vuole la leggenda che la pietra abbia il potere di fare innamorare chiunque. La strada romana e la pista ciclabile vi conducono a Szigliget: il suo castello del XIII secolo, nonostante i numerosi attacchi, non è mai stato conquistato. Dopo aver pedalato tra i vulcani ormai inattivi del Parco Nazionale del Balaton, arriverete nel tipico villaggio di Szentantalfa, dove pernotterete.
5° giorno: Szentantalfa – Tótvázsony (35 km)
Oggi, pedalando su stradine nascoste tra incantevoli villaggi come Köveskál, Szentantalfa e Óbudavár, avrete un’altra occasione di scoprire le meraviglie del Parco Nazionale del Balaton, con i suoi paesaggi idilliaci coperti di vigne. Infine, non lontano, raggiungete Tótvázsony, ai piedi del monte Bakony. Qui troverete la tomba di un celebre bandito del ‘800, Jòska Savanyò, chiamato anche Sour Joe, ma anche alcuni bar e ristoranti dove concedervi un aperitivo tutto ungherese.
6°giorno: Tótvázsony – Balatonfüred (40 km)
Iniziate la pedalata raggiungendo la cittadina di Tihany, dove potrete visitare l’abbazia benedettina costruita su un vulcano estinto: guardando in basso vedrete l’antica caldera! Moltissime sono le leggende su questo luogo, legate alla meravigliosa vista sul lago e al potente fenomeno dell’eco. Arriverete a Balatonfüred, antica città curativa famosa per la sua fonte amara, e proseguite lungo le sponde del lago tra campi e acque cristalline. Non mancherà l’occasione per fermarsi in qualche spiaggia privata dove rilassarsi un po’.
7°giorno: Balatonfüred – Veszprém (35 km)
Giornata completamente dedicata al lago e agli sport acquatici: la ciclabile costeggia le sue sponde e vi lascia ogni possibilità di sosta per un tuffo rinfrescante nelle spiagge private, oppure di provare il windsurf, la barca a vela e molto altro. A pranzo potete decidere di fermarvi in una delle case con il tetto di paglia, caratteristiche della zona, per assaggiare una zuppa dei briganti di Balkony o una più fresca Balatoni fogas, un dentice del Balaton.
8° giorno: Veszprém
Dopo colazione, fine dei servizi.
NOTA BENE: Per motivi organizzativi, climatici o legati a disposizioni delle autorità locali indipendenti dalla nostra volontà, l’itinerario potrebbe subire modifiche più o meno considerevoli prima e/o durante la vacanza. Lungo il percorso ci potrebbero essere deviazioni temporanee impossibili da prevedere: ciascun ciclista è tenuto a decidere in autonomia se e come affrontare questi tratti.